Polonia: nuove opportunità nel settore fotovoltaico
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Per quanto concerne il fotovoltaico, la Polonia è uno dei fanalini di coda dell’Europa, in quanto il solare/fotovoltaico copre solo lo 0,02% del totale di energia prodotta tramite fonti rinnovabili, rispetto al 6,5% di fonte eolica, il 21,88% di fonte idroelettrica, il 18,6% da biomasse e il 3% da biogas. In tempi brevi è previsto il varo, da parte delle istituzioni polacche, di una legge molto articolata, che stabilisce le norme e gli incentivi per chi investe in energie rinnovabili.
Il disegno di legge prevede un sistema d’incentivi misto: da una parte la garanzia di acquisto per 15 anni dell’energia ad un prezzo stabilito, dall’altra i “certificati verdi”, con un valore che muta nel tempo in funzione di determinati parametri legati alle dimensioni degli impianti e al loro posizionamento sui tetti o al suolo. Gli impianti vengono suddivisi in micro da 0 a 40 KWp, piccoli da 40 a 100 KWp e grandi oltre i 100 KWp, con remunerazioni che vanno da 1,30 zloty (circa 0,31 euro) per i micro impianti a 900 zloty (circa 219 euro) per MWh per i grandi impianti.
Inoltre le norme prevedono uno snellimento delle procedure per le autorizzazioni, delle agevolazioni, come ad esempio l’allacciamento alla rete nazionale gratuito per i micro impianti, poche formalità per le richieste di concessione edilizia, sgravi fiscali ed altro ancora.
Una congrua parte dei fondi europei 2013-2020 destinati alla Polonia, oltre 100 miliardi di euro, insieme ad altri fondi locali, sono indirizzati proprio al settore delle energie.
Quando la legge sugli incentivi sarà approvata nella sua stesura definitiva, saranno possibili informazioni più dettagliate. Per le imprese straniere autorizzate nel proprio paese esiste l'agevolazione di poter realizzare un impianto fotovoltaico tramite una pura voltura della concessione presso l’URE (ente per la regolazione dell’energia).
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